Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino affinché le farfalle vengano da te. Mario Quintana.
Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino affinché le farfalle vengano da te. Mario Quintana.
Nel mio lavoro utilizzo l’approccio cognitivo-comportamentale che presenta forti evidenze scientifiche e altre pratiche della terza onda (Acceptance and Commitment Therapy, Terapia Dialettico-Comportamentale, Terapia Metacognitiva Interpersonale, EMDR, approcci basati sulla Mindfulness).
L’idea di base è che la sofferenza psicologica nasca dal proprio modo di interpretare la realtà. Andando a modificare quei pensieri che creano emozioni spiacevoli e comportamenti disfunzionali si ottiene un miglioramento nella qualità di vita.
Perché ho scelto questo approccio?
collaborazione, partecipazione attiva del paziente e lavoro di squadra sono i binari su cui si costruisce il percorso
è orientato agli obiettivi e focalizzato sul problema
si concentra sul presente senza tralasciare le radici della sofferenza
si avvale di molteplici tecniche e strumenti per modificare i pensieri e le credenze che generano dolore
mira a far diventare il paziente "terapeuta di se stesso”, potenziando le risorse personali che gli consentiranno di affrontare in autonomia le difficoltà future
Molte altre caratteristiche che rendono efficace questo approccio vengono spiegate al primo colloquio, permettendo al paziente di valutare se è l’approccio che fa al caso proprio.
Nel mio lavoro utilizzo l’approccio cognitivo-comportamentale che presenta forti evidenze scientifiche e altre pratiche della terza onda (Acceptance and Commitment Therapy, Terapia Dialettico-Comportamentale, Terapia Metacognitiva Interpersonale, EMDR, approcci basati sulla Mindfulness).
L’idea di base è che la sofferenza psicologica nasca dal proprio modo di interpretare la realtà. Andando a modificare quei pensieri che creano emozioni spiacevoli e comportamenti disfunzionali si ottiene un miglioramento nella qualità di vita.
Perché ho scelto questo approccio?
collaborazione, partecipazione attiva del paziente e lavoro di squadra sono i binari su cui si costruisce il percorso
è orientato agli obiettivi e focalizzato sul problema
si concentra sul presente senza tralasciare le radici della sofferenza
si avvale di molteplici tecniche e strumenti per modificare i pensieri e le credenze che generano dolore
mira a far diventare il paziente "terapeuta di se stesso”, potenziando le risorse personali che gli consentiranno di affrontare in autonomia le difficoltà future
Molte altre caratteristiche che rendono efficace questo approccio vengono spiegate al primo colloquio, permettendo al paziente di valutare se è l’approccio che fa al caso proprio.